Presentazione ansiosa

Mi chiamo Beatrice,ho diciotto anni e una passione sconfinata per i libri. Scontato? Forse sì. Nel mio amore però mi sento unica. Non vedo altro futuro se non con loro,e per questo motivo ho deciso di cimentarmi in un blog di recensioni e pensieri vari. :) Sono all'antica, scrivo ancora tutto a mano.. Questo schermo bianco mi mette un po' di ansia,lo ammetto. Spero di riuscire nel mio intento, e di trasmettere la mia passione a chi mi leggerà. Grazie per l'attenzione,gufetti! :)

sabato 17 maggio 2014

LOLITA

Nel 1955 a Parigi venne pubblicato questo romanzo dal famoso autore russo Vladimir Nabokov, già famoso nel paese natio. Solo 3 anni dopo, nel '58, venne pubblicato anche in America, dove suscitò grande scalpore a causa del contenuto licenzioso. Ma come ci ha tenuto a precisare l'autore stesso Lolita non deve essere letto come libro pornografico, o con quella aspettativa. In effetti i riferimenti espliciti a quell'argomento specifico sono pochissimi. Tutto si concentra sulla psicologia del personaggio, che viene approfondita oltre i limiti del ''decente''. Un professore francese di mezza età, con un'inaudita passione per le cosiddette "ninfette" (bambine tra i 9 e i 12 anni con una nascosto sex appeal, secondo lui), in seguito alla morte di una parente e in vista di una cospicua eredità decide di trasferirsi in America, anche per lasciarsi alle spalle un passato non proprio lindo. Nel nuovo continente conoscerà Lolita, emblema della "ninfetta", ragazzina sfacciata e maliziosa di soli 12 anni, che gli farà perdere la ragione. In un lungo viaggio che farà tappa in varie cittadine americane, attraverso gli occhi di Humbert Humbert, il professore, possiamo osservare i prototipi di cittadini americani: la ragazzina fissata con le celebrities e i fumetti, la mamma single e pettegola che si innamora del forestiero, i vicini ficcanaso e gli amici di facciata. Il fatto che il romanzo sia scritto in prima persona ci fa calare totalmente nel punto di vista del protagonista che è duplice: infatti l'amore, la dolcezza e la totale devozione per Lolita vengono facilmente sostituiti da un atteggiamento freddo, cinico, distaccato nei confronti degli altri personaggi e delle varie situazioni. Un libro che avevo comprato solo per il suo "essere celebre", senza convinzione. Ultimamente sto avendo una "riscoperta" dei classici che mi ha fatto sorgere spontanea la domanda possibile che non abbia mai letto Lolita? Sono soddisfatta di averlo aggiunto alla lista delle mie letture. Un romanzo introspettivo, che ti cala nei più profondi recessi della mente umana, e ti mette di fronte a storie difficilmente immaginabili altrimenti. 
  

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