Presentazione ansiosa

Mi chiamo Beatrice,ho diciotto anni e una passione sconfinata per i libri. Scontato? Forse sì. Nel mio amore però mi sento unica. Non vedo altro futuro se non con loro,e per questo motivo ho deciso di cimentarmi in un blog di recensioni e pensieri vari. :) Sono all'antica, scrivo ancora tutto a mano.. Questo schermo bianco mi mette un po' di ansia,lo ammetto. Spero di riuscire nel mio intento, e di trasmettere la mia passione a chi mi leggerà. Grazie per l'attenzione,gufetti! :)

sabato 14 giugno 2014

IL MAESTRO E MARGHERITA

Bulgakov iniziò a scrivere questo romanzo nel 1928 e nel corso degli anni lo riprese più volte per migliorarlo, a testimonianza del grande impegno e dell'importanza che aveva per lui. Nonostante ciò venne pubblicato per la prima volta solo nel 1966. Da subito ebbe un grande successo ed ancora oggi è ritenuto uno dei grandi classici della letteratura russa. La notorietà si deve sicuramente al tema originale. Nel romanzo infatti vengono narrate le vicende di Satana, che si presenta sotto le spoglie di un mago di magia nera di nome Woland, e del suo seguito composto da due demoni, Korovev ed Azazello, una strega, Hella, ed infine un grande gatto nero: Behemot. Il tutto è narrato nella laica Russia degli anni trenta, dove oltre al macabro gruppo incontriamo anche Margherita ed il suo amante, chiamato ''maestro'' poiché ha scritto un'opera riguardante la vera storia di Ponzio Pilato e Gesù Cristo, ma finito al manicomio per questo. La storia scorre molto velocemente e a tratti anche in modo divertente perché il seguito di Woland ne combina di tutti i colori, facendo scherzi talvolta molto di cattivo gusto e mandando molta gente al manicomio letteralmente, tra cui anche Ivan Nikolaevic, con il quale si apre il romanzo e che successivamente diventerà discepolo del maestro. In questo modo fin dall'inizio corrono parallele varie storie che finiranno per incastrarsi l'una con l'altra. Bulgakov nel suo romanzo mescola elementi reali ed immaginari, sentimenti nobili e scene grottesche, mettendo a nudo le tante vanità dell'animo umano e la possibile punizione che le aspetta. Ciò che mi ha colpito molto, e che forse è anche ciò che porta originalità nell'opera, è il modo in cui viene rappresentato Satana: per quanto riguarda l'aspetto fisico vi sono molte cose in comune con quello del Faust di Goethe, che viene anche citato nel romanzo; ma per quanto riguarda l'aspetto caratteriale è del tutto inaspettato: Woland si presenta come un personaggio pacato e disposto alla conversazione, curioso di conoscere l'animo umano 'moderno' ed infine anche dotato di spirito ''buono'' facendo finire nel migliore dei modi la storia tra il maestro e Margherita. Ho adorato questo libro dall'inizio alla fine. La storia è interessante e mi ha spinto a fare varie ricerche. Ho anche deciso di leggere al più presto il Faust per fare un confronto.

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