Presentazione ansiosa

Mi chiamo Beatrice,ho diciotto anni e una passione sconfinata per i libri. Scontato? Forse sì. Nel mio amore però mi sento unica. Non vedo altro futuro se non con loro,e per questo motivo ho deciso di cimentarmi in un blog di recensioni e pensieri vari. :) Sono all'antica, scrivo ancora tutto a mano.. Questo schermo bianco mi mette un po' di ansia,lo ammetto. Spero di riuscire nel mio intento, e di trasmettere la mia passione a chi mi leggerà. Grazie per l'attenzione,gufetti! :)

venerdì 25 luglio 2014

TRILOGIA DELLA CITTÀ' DI K.

Nonostante i tre libri che costituiscono l'opera della scrittrice ungherese Agota Kristof siano stati pubblicati in Francia un po' di tempo fa ( Il grande quaderno nel 1986 , La prova nel 1988 e La terza menzogna nel 1991) solo ora, a parte le eccezioni, iniziano ad avere un certo successo in Italia grazie all'attivo passaparola dei lettori. La causa di questo ritardo è evidente: le vicende vengono narrate con una crudezza assoluta, un lama di coltello capace di ferirci pagina dopo pagina inaspettatamente. Non sapevo cosa aspettarmi poiché non mi ero per nulla informata , si capirà dunque la mia sorpresa a primo impatto: stile che più semplice non si può, privo di qualsiasi abbellimento, senza fronzoli inutili, che espone la realtà (vera o apparente?) così com'è. La storia è raccontata da due gemelli, Lucas e Klaus, durante il periodo della guerra, portati dalla Mamma a casa di una fantomatica Nonna, che vive in piccolo paesino di frontiera, dove tutti la chiamano Strega poiché accusata di aver avvelenato il marito molti anni addietro. La vita non è facile, e la donna non fa nulla per renderla piacevole: se i due ''figli del diavolo'' (come li chiama lei) vogliono mangiare devono lavorare, sennò nulla. I ragazzini allora si isolano sempre di più inventando i modi più svariati per passare il tempo dopo il lavoro, arrivando a diventare quasi un'unica persona... . Fino a qui nulla di strano in effetti, ma durante la lettura appare evidente che non può essere tutto qui, i gemelli nascondono qualcosa, e la storia inizia ad apparire sempre più sfocata, con un susseguirsi di personaggi a volte molto grotteschi, capaci di far accapponare la pelle. Questa impressione viene confermata nel secondo romanzo, più confuso che mai, che a leggerlo non si sente minimamente il passare del tempo, perché la curiosità è corrosiva e spinge a voler sapere sempre di più. Di solito nei romanzi man mano che si va avanti con la lettura i pezzi del puzzle iniziano a combaciare, si cominciano a fare le prime supposizioni sul possibile finale, che spesso è del tutto scontato. Qui invece quello che si è costruito nel primo romanzo si sgretola come un castello di sabbia nel secondo per poi ricominciare a prendere forma nel terzo. Ma ormai non è più un castello, bensì un labirinto e fino alle ultime pagine è impossibile trovarne la via d'uscita. Alcuni hanno detto che è un romanzo che ''fa male'', che si pente di averlo iniziato ma che poi è impossibile staccarsene. Per quanto mi riguarda sono perfettamente d'accordo ed aggiungo che sono felice di averlo letto solo ora, perché ai tempi non sarei stata capace di aspettare per leggere il seguito.
Non consigliato ai deboli di cuore!!


2 commenti:

  1. L'abbiamo letto praticamente in contemporanea^_^ (sono montagnedilibri su IG). Amo la Kristof e io ti consiglio di leggere TUTTO. Questo libro mi mancava ed è stato proprio come me l'aspettavo. Forse un pelo più crudo, ma anche la confusione delle storie, il dolore che traspare dalle parole, sono tipici di questa autrice, ma qui sono portati a un livello superiore. Bellissimo ma per niente facile, però bisogna provare a leggerlo, perchè lettura profonda che va a toccare parti nascoste di noi. Io non lo dimenticherò per un beeeel po', più che la trama, le sensazioni che ha prodotto in me^_^ peccato non averlo letto insieme! ^_^

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    1. Io non avevo mai sentito parlare nè della Kristof nè del romanzo invece, quindi non sapevo assolutamente cosa aspettarmi! :) Devo ammettere che è stata un'esperienza allucinante nel vero senso della parola.. Anche a me dispiace non averlo letto insieme (cosa tra l'altro che non ho mai fatto con nessuno...una lettrice solitaria T.T ahaha )

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